Viminale: “Togliere la cittadinanza italiana al pugile dell’Isis”

Dopo la vicenda del bus “ho scritto ieri a tutti i sindaci per controllare la fedina penale di chi ha in mano il trasporto dei nostri figli. In Parlamento c’è il provvedimento sulle telecamere fuori delle scuole”. Quanto all’autista del bus dirottato con 51 bambini a bordo, Ousseynou Sy, senegalese di 47 anni, “stiamo lavorando per togliere la cittadinanza a questo folle, a questa bestia, a questo assassino”. Lo ha detto il ministro Matteo Salvini a “Mattino 5”.

Intanto, per la prima volta in Italia, il Viminale ha proposto formalmente proprio la revoca di una cittadinanza. E’ accaduto per quello che era stato definito “il pugile dell’Isis” perché talentuoso atleta di kickboxing: ora il ministero dell’Interno, alla luce del Decreto Sicurezza, ha deciso di intervenire. La parola definitiva ora spetta al capo dello Stato.

La vicenda riguarda Abderrahim Moutaharrik, nato in Marocco il 23 giugno 1988 e diventato cittadino italiano nell’aprile del 2015.
Residente nel Lecchese, due figli, una moglie marocchina, è stato condannato per terrorismo. Nelle intercettazioni parlava anche di un possibile attentato in Vaticano. E’ stata condannata anche la moglie, che però si era vista respingere la domanda di cittadinanza. Il caso è stato analizzato da questura e prefettura di Lecco.  repubblica.it