Tentata strage sul bus, ecco che cosa accadrebbe in un Paese normale

prof Augusto Sinagra

Mi riferisco alla sventata strage a San Donato Milanese tentata da un senegalese che ha messo a rischio di essere bruciati vivi 51 ragazzini e le loro maestre.
In un Paese normale il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri si sarebbe dovuto recare sul posto a salutare militarmente lui per primo, con regolare sbattuta di tacchi, l’eroico Carabiniere che a mani nude ha rotto il vetro di uno dei finestrini dell’autobus salvando la vita di tutti.
In un Paese normale verrebbe conferita immediatamente e in modo solenne la Medaglia d’Oro al Valor Civile al Carabiniere in questione.

In un Paese normale verrebbe immediatamente (ma la cosa doveva essere già stata fatta da tempo per analoghi casi verificatisi in precedenza) modificata la legge sulla cittadinanza consentendone la revoca a chi si macchia di tali infamie; con relativo decreto di immediata espulsione dal Paese.

Sempre in un Paese normale verrebbe immediatamente processato lo sciagurato che ha affidato la guida dell’autobus a un delinquente con precedenti, come leggo, per abusi sessuali e ritiro della patente per guida in stato di ubriachezza.
Lo sciagurato in questione avrebbe da scegliere tra la confessione della sua totale idiozia o la sua connivenza colposa.

Sempre a immaginare un Paese normale gli organi di stampa (ma in realtà gazzettieri di regime) indicherebbero il delinquente in questione come senegalese con cittadinanza italiana e non come italiano di origini senegalesi.

La verità è che l’Italia non è più da tempo un Paese normale. È un territorio senza confini come dice quel tale Vezio Vecciarelli Capo di Stato Maggiore Generale della Difesa, percorso da bande organizzate di traditori, di fomentatori dell’odio razziale, complici diretti nella tratta di essermi umani, di ladri e grassatori, di corrotti e delinquenti di ogni più diversa specie.

L’unico dato, per così dire, statistico, è che la stragrande maggioranza di questi farabutti è riferibile ad un ben determinato schieramento politico anche se gli altri non sono da meno.
È il sistema politico italiano che è moralmente, politicamente e giudiziariamente fradicio, tanto che qualche delinquente particolarmente sfrontato vorrebbe ricondurre la responsabilità di quel che è accaduto a San Donato Milanese alla politica di contrasto all’immigrazione clandestina del Ministro Matteo Salvini.
Su tutto fanno da usbergo le continue litanie “buoniste” del pampero argentino il quale sempre e comunque difende indiscriminatamente gli stranieri deportati in Italia e se ne fotte dei cristiani decimati in ogni parte del mondo.

Mattarella tace e il pampero argentino straparla. Giorgio Soros benedice.

AUGUSTO SINAGRA