“Con riferimento al presunto avvelenamento” di Imane Fadil “e alle notizie stampa diffuse, e’ opportuno ricordare che il Centro Antiveleni dell’Irccs Maugeri Pavia non identifica radionuclidi e non effettua misure di radioattivita’”. La precisazione arriva dal direttore del Centro Antiveleni dell’Irccs Maugeri di Pavia, Carlo Locatelli, in relazione alla morte dell’ex modella marocchina testimone chiave nel processo Ruby Ter sulle cosiddette cene eleganti ad Arcore, sulla cui morte la procura ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario.
“Campioni biologici della paziente sono stati inviati al Centro dall’ospedale in cui si trovava ricoverata, per esami e consulenza tossicologica – spiega la nota -. E’ stato richiesto il dosaggio dei metalli, attivita’ che e’ stata effettuata, e il cui esito e’ stato trasmesso alla struttura che lo aveva richiesto”. “Il Centro Antiveleni dell’Irccs Maugeri Pavia non fornira’ alcuna ulteriore dichiarazione” conclude la nota. affaritaliani.it
E’ risultata negativa anche ai test sui veleni più comuni, in particolare l’arsenico, Imane Fadil, una delle teste chiavi del processo Ruby, morta si ipotizza per avvelenamento lo scorso 1 marzo all’Humanitas di Rozzano. E’ quanto risulta dalle cartelle cliniche ora in mano alla Procura di Milano che indaga per omicidio volontario. Cartelle da cui emerge che la modella non aveva nemmeno la leptospirosi. Le analisi nel primo caso sono state svolte dal Centro Antiveleni di Niguarda e nel secondo dalla stessa Humanitas.