Nuova Zelanda, sparatorie in due moschee: 40 morti e 20 feriti

Sarebbero almeno 40 le vittime e 20 i feriti in Nuova Zelanda in seguito alle sparatorie avvenute oggi in due moschee della città di Christchurch. Quattro persone sono state finora arrestate. Disinnescati anche alcuni ordigni. Un 28enne australiano ha rivendicato l’attacco con motivazioni anti-immigrati. La premier Ardern parla di “uno dei giorni più bui” per il Paese.

La polizia neozelandese rende noto di aver preso in custodia tre uomini e una donna e di aver disinnescato un certo numero di ordigni esplosivi improvvisati trovati all’interno di veicoli dopo le sparatorie nelle moschee.

La premier neozelandese Jacinda Ardern ha confermato che sono morte 40 persone. Ardern ha detto che la strage compiuta oggi nelle due moschee è stata frutto di un “attacco terroristico”. La premier, che ha parlato di situazione “senza precedenti”, ha detto che 10 persone sono state uccise nella moschea di Linwood e le altre 30 nella moschea sulla Deans Avenue, vicino ad Hagley Park.

L’autore degli attacchi odierni ha ripreso la strage in diretta streaming: lo riporta il sito del quotidiano neozelandese New Zealand Herald. Il video, pubblicato su Facebook, è durato 17 minuti ed è poi stato rimosso dal social network, ha spiegato la responsabile dei contenuti di Facebook Australia-New Zealand, Mia Garlick. ansa