UE, Borghezio: risoluzione anti-Russia estremista e irresponsabile

Sandra Kalniete

Così si esprime l’On. Mario Borghezio a margine dell’approvazione a maggioranza da parte del Parlamento Europeo di una risoluzione anti-Russia, con un voto che ha invece bocciato la risoluzione proposta dal nostro gruppo (ENF).

«Che senso ha – rileva Borghezio – affermare, come si legge nel Comunicato Stampa ufficiale del Parlamento Europeo, che “La Russia non può più essere considerata un partner strategico”? Ma vi è di più e di peggio, se consideriamo le dichiarazioni testuali della relatrice del provvedimento, la lituana Sandra Kalniete, secondo cui “il tempo per un linguaggio piacevole e diplomatico è finito” e “c´è poco spazio per una cooperazione”.
Chi tiene simili atteggiamenti – conclude Borghezio – alimenta purtroppo le peggiori tensioni, in prospettiva anche militari, oltre a nuocere gravemente ai rapporti economici con un partner, la Russia, che tutti gli operatori europei considerano ineludibile».

Si allegano le parti essenziali della risoluzione ENF:
– chiede l’immediata cessazione delle sanzioni contro la Federazione Russa da parte dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri;
– invita i governi di tutti gli Stati membri dell’UE a riconsiderare la loro politica nei confronti della Russia, per quanto riguarda ulteriori estensioni o inasprimento delle sanzioni e a cercare invece il dialogo e la cooperazione con la Federazione Russa;
– sottolinea che la cooperazione tra la Russia e l’UE è fondamentale per la prosperità e la sicurezza degli Stati membri, sia a livello strategico che economico e ricorda che le sanzioni contro la Federazione Russa hanno già causato danni economici per centinaia di miliardi di euro;
– sottolinea che, soprattutto, molte aziende agricole, piccole e medie imprese, ma anche molte rappresentanti dell’industria europea, che hanno investito in Russia o sono in strette relazioni economiche con la Russia, hanno così perso i loro mezzi di sussistenza;
– sottolinea che la lotta contro l’islamismo radicale può essere condotta solo in stretta cooperazione con la Russia e pertanto si richiede una cooperazione con le autorità di sicurezza russe per individuare o eliminare qualsiasi minaccia terroristica. Sottolinea infine che l’influenza di paesi terzi sulle elezioni democratiche negli Stati membri dell’UE non può essere attribuita esclusivamente alla Russia.

On. Mario Borghezio – Deputato Lega Nord al P.E.
Strasburgo, 12/03/2019

I guerrafondai, padri della UE

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