ROMA – “Battisti? Si tratta di un rapimento, non di un’estradizione”. Così lo scrittore Erri De Luca ha commentato con l’Adnkronos l’arresto in Bolivia dell’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo, Cesare Battisti.
Chiamato in causa a proposito dell’appello che avrebbe scritto in favore del terrorista, De Luca ha detto: “Non ho firmato nessun appello, signor no. E’ una falsa notizia che circola, come tante, e la rete ne ha decretato la verità, una sentenza senza appello”. Ancora lo scrittore: “Regolarmente, diciamo un paio di volte per decennio, in Italia spunta qualcuno che vuole acciuffare dei dispersi, dei fuggitivi all’estero, per usarli come trofeo: poterlo esibire, fare la foto con l’ammanettato fa parte della coreografia della messa in scena.”
“Ma – ha sottolineato – nel caso di Battisti si tratta di un rapimento, non di un’estradizione: è stato prelevato in Bolivia mentre era in attesa di ricevere asilo e avrebbe dovuto essere riportato in Brasile. Invece lo hanno inviato in Italia perché se lo avessero riportato in Brasile sarebbero incorsi in quella difficoltà che il Brasile ha: non può estradare persone condannate all’ergastolo. Dunque, lo hanno rapito – osserva De Luca -. Uno scippo, va, con gli scippatori che sono andati a farsi fotografare con lo scippato”.