Può uno stesso studio promuovere e bocciare la Tav? A quanto pare si. E’ accaduto alla società milanese di cui è presidente Marco Ponti che ha redatto l’analisi costi-benefici per il governo con parere negativo mentre ha dato l’ok quando ha presentato l’analisi all’Europa.
Lo studio – – Lo studio riservato della Commissione europea che illustra l’impatto socio-economico e ambientale delle reti transeuropee di cui fa parte il corridoio Mediterraneo, tra cui la Tav, parla di notevoli risparmi per il trasporto di passeggeri e merci. Il documento che è stato mostrato dal TgLa7 in un servizio di Frediano Finucci si chiama ‘The impact of TEN-T completion on growth, jobs and the environment ‘ è composto di 116 pagine ed è stato iniziato due anni fa da circa 30 ricercatori di varie nazionalità Tra le società che lo hanno redatto c’è la TRT trasporti e territorio, la società dell’ingegnere Marco Ponti, che ha redatto l’analisi costi benefici per conto di Toninelli bocciando la Tav, mentre studio europeo, invece, la promuove.
Il risparmio di tempo – – I dati su cui si basa lo studio, sottolinea La7, sono aggiornati agli ultimi scenari macroeconomici di trasporto “e quindi poco attaccabili”. Secondo lo studio, per il corridoio Mediterraneo che va da Gibilterra a Budapest il risparmio di tempo è notevole: 30% per i passeggeri e 44% per le merci. Non solo. Stando all’analisi, nei prossimi 10 anni, nel cantiere della Torino-Lione, per ogni miliardo investito nel cantiere si potranno creare 15mila posti di lavoro.
I posti di lavoro – – Infine, la tabella allegata allo studio mostra come tra tutti i corridoi europei, quello del Mediterraneo, di cui fa parte la Tav, creerebbe 153mila posti di lavoro tra turismo, trasporti e sviluppo di aziende per i nuovi mercati nei Paesi interessati (Italia, Francia, Spagna e Portogallo). Un numero che esclude chi lavora e chi lavorerà direttamente per la Tav.
Lo studio riservato sul Corridoio Mediterraneo, commissionato dalla Ue e rivelato da La”7, ha visto una partecipazione solo marginale della società ‘Trt trasporti e territorio’, presieduta dal professor Marco Ponti. Quest’ultimo, peraltro, non solo non ha firmato la ricerca, ma non ne conosce in alcun modo i contenuti”. E’ quanto precisano fonti del ministero dei Trasporti.
Inoltre, “va precisato che si tratta di una analisi riconducibile a quelle di valore aggiunto, fondata sul moltiplicatore keynesiano, metodo che non ha nulla a che fare con la analisi costi benefici effettuata sulla tratta Torino-Lione”.