Primarie Pd, Prodi: “rinascita di uno spirito antico”

 

“Sono soddisfatto. Tra le persone che votavano ai gazebo ho avvertito la rinascita di uno spirito antico. Una riscossa psicologica inaspettata. Ritenevo che un’affluenza importante fosse indispensabile per dare forza al candidato vincente. E un’affluenza importante c’è stata. Le primarie sono la più grande manifestazione di democrazia nel nostro Paese, non i giochini calati dall’alto sulle piattaforme digitali. Un milione per me era già un grande traguardo”.

E’ quanto afferma Romano Prodi, padre nobile dell’Ulivo, in un’intervista al Corriere della Sera nella quale commenta il nuovo corso che si è aperto nel Pd con l’elezione, con le primarie, di Nicola Zingaretti a segretario.Riprenderà la tessera del Pd abbonandonando la “tenda” per rientrare in casa? “Sulla tessera vedremo, la tenda si è già molto riavvicinata. E si riavvicinerà del tutto se si seguirà una linea di apertura e di inclusione”, risponde Prodi. “Questi numeri contano – aggiunge riferendosi al risultato delle primarie – perché servono a chiudere con il passato e, allo stesso tempo, danno la possibilità di aprire un nuovo capitolo”.

Con Zingaretti, sottolinea, “ci siamo parlati a lungo e più volte. Io credo che ora non si debbano più commettere i vecchi errori. Il Pd, ancor più con il voto di domenica, si conferma come la forza maggioritaria del riformismo in Italia. Ma solo le coalizioni possono aspirare al governo. È un dato imposto dalla legge elettorale. Serve una forza larga che guardi al centro e a sinistra”.