“Promesse di posti di lavoro in cambio di voti”, sia per le Regionali del 2017 che per le Politiche del 2018, in cui però è stato sconfitto. E’ una delle accuse a carico di Paolo Ruggirello, 53 anni, l’ex deputato regionale siciliano del Pd arrestato all’alba di oggi con l’accusa di associazione mafiosa. Secondo gli inquirenti, Ruggirello avrebbe partecipato a “riunioni riservate” anche con persone ritenute vicine al boss Matteo Messina Denaro.
Ruggirello, con un passato nel centrodestra, nel 2015 è entrato nel Pd. “L’amore della mia famiglia per il nostro territorio affonda le radici nel tempo. Abbiamo sempre creduto nel valore del lavoro e nelle potenzialità di questa terra. L’abbiamo fatto a volte anche con coraggio, ma sempre nella certezza di costruire qualcosa di importante e duraturo”, diceva un anno fa quando si candidò alle Politiche con i dem ma non fu eletto.
“La mia terra e la mia gente. Sono questi i motori del mio percorso politico da cui ho tratto sempre grandi stimoli e anche una buona dose di coraggio per affrontare nuove sfide.ì – diceva Ruggirello -Dopo aver prestato servizio come dirigente d’azienda, mi sono buttato a capofitto in questa meravigliosa avventura che mi ha regalato tante soddisfazioni. Ci sono riuscito grazie al supporto dei miei elettori che ho cercato di rappresentare col massimo impegno, portandone avanti le istanze nei palazzi della politica, e mantenendo con loro un costante filo diretto”. ADNKRONOS