Le mani della sinistra sulla Rai: dopo la denuncia del Secolo, scoppia lo scandalo

Come prima, più di prima. La Rai era e resta TeleKabul. Lo provano i dati. La sinistra ha le mani sull’informazione del servizio pubblico, i talk show è “roba loro”. La denuncia – partita in un editoriale del direttore del Secolo d’Italia, Francesco Storace – è stata ripresa da molti quotidiani. Predominio rosso a Viale Mazzini. Ne parla il Tempo, citando proprio le trasmissioni che sono al centro della polemica, da Agorà a Mezz’Ora, da Carta Bianca a Che tempo che fa. Dati eloquenti, incontrovertibili, scandalosi.

Basta un esempio per capire tutto: da Lucia Annunziata «il Pd svetta con il 33 per cento delle presenze televisive, esattamente come la maggioranza di governo tutta insieme. A Forza Italia due presenze, a Fratelli d’Italia appena una». A parti invertite, i buonisti democratici avrebbero fatto scoppiare una guerra.  Spazio all’azione del deputato di FdI, Federico Mollicone, che ha presentato un quesito in Vigilanza.

L’apertura di Libero è proprio sulla questione sollevata dal nostro giornale: Telecrazia rossa. Il Pd muore ma occupa la Rai. In particolare, si mettono in rilievo i dati di Carta Bianca: gli esponenti del Pd hanno avuto il 29,6% degli spazi, gli esponenti di Leu – che alle elezioni sono stati clamorosamente sconfitti – hanno l’8,8% delle presenze. Insieme hanno totalizzato più minuti dei ministri del governo (38%).

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