PARIGI, 4 MAR – Notte di violenze urbane nel quartiere difficile di Mistral, a Grenoble, nel sud-est della Francia, dove diverse auto e macchinari da cantiere sono stati dati alle fiamme dopo la morte di due ragazzi, di 17 e 19 anni, durante un inseguimento in motorino con la polizia il 2 marzo scorso. Simili proteste si erano già verificate il giorno prima.
Secondo le prime ricostruzioni, i due giovani circolavano, senza casco, sul veicolo rubato ed hanno rifiutato di ottemperare allo stop degli agenti. Durante la fuga, hanno urtato un bus, sul ponte di Catane, nell’ovest della città, mentre venivano inseguiti da una volante della brigata anticrimine.
La giustizia ha aperto un’indagine per chiarire le circostanze del dramma. Secondo il procuratore della Repubblica, hanno superato il bus sulla destra e i due ragazzi sono morti schiacciati tra il veicolo e il guardrail. Nel quartiere del Mistral, dove vivevano i due, gli abitanti accusano invece la polizia.
Hassen Bouzeghoub, che dirige il centro socioculturale del quartiere Mistral, ha dichiarato: “i giovani del vicinato hanno visto cosa è successo e hanno la sensazione di un eccesso della Polizia, da qui deriva tutta questa tensione”
Quindici veicoli bruciati, tra cui due macchine edili, il piano terra di un edificio del servizio stradale della città di Grenoble distrutto dalle fiamme. E’ la valutazione fatta lunedì mattina da Le Dauphine, dopo laaseconda notte di scontri tra i giovani del distretto di Mistral e la polizia. Già sabato sera, una caserma CRS era stata presa di mira, così come una scuola di infermieri, associazioni locali e arredo urbano.