Taranto, tenta di procurarsi lesioni durante controllo di Polizia. Paoloni (Sap): «Oramai conoscono la tattica per trasformare i poliziotti da testimoni in imputati»
Tre persone di nazionalità di nigeriana, viaggiavano sprovvisti di titolo su un convoglio regionale impegnato nella tratta Bari – Taranto. Allertata la Polfer dal capotreno, uno di loro si è lasciato identificare tranquillamente, mentre gli altri due, un uomo e una donna, si sono scagliati contro gli agenti aggredendoli e la donna in particolare, tentava di procurarsi delle ferite con una chiave. E’ stata tempestivamente fermata anche grazie all’ausilio di una Volante.
«Provocarsi lesioni le sarebbe servito ad accusare i miei colleghi – tuona Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) – oramai questa è la tattica che in molti utilizzano per difendersi quando vogliono sottrarsi ad un controllo. Provocarsi lesioni e accusare un poliziotto, fa sì che quest’ultimo, passi da testimone a imputato in procedimento connesso. In questo modo – prosegue – la preoccupazione del mio collega sarà quella di difendersi nel suo procedimento, anziché accusare chi è stato oggetto del controllo. Per questo motivo – conclude – nella nostra proposta di idonee garanzie funzionali, ora oggetto di una proposta di legge che l’on. Gianni Tonelli presenterà a breve alla Camera, sono previste telecamere su divise, auto di servizio e celle di sicurezza. Le telecamere, strumento di trasparenza e verità, documentano tutto e non perdonano nessuno».
COMINICATO STAMPA SAP