Morti 12 bambini nel campo dove sono imprigionati i profughi siriani

Il Campo di Rukban di trova in mezzo al deserto, a ridosso del confine siro-giordano, poco lontano dalla base di USA di al Tanf, e attualmente vi sono circa 60.000 civili sfollati che chiedono di tornare in Siria, ma viene loro impedito perché la Giordania li tiene forzatamente “prigionieri” per ricevere  circa $ 450 milioni al mese dalle Nazioni Unite con il pretesto di proteggerli. L’accesso al campo non è possibile dal lato siriano a causa di numerosi vincoli di sicurezza. 

(ANSA) ROMA, 28 FEB – Dodici bambini, di cui cinque neonati, sono morti dall’inizio dell’anno per le disperate condizioni nel campo per sfollati di Rukban, nel sud della Siria vicino al confine con la Giordania. Lo denuncia l’Unicef, sottolineando che i decessi sono stati provocati da “malnutrizione, sepsi, malattie respiratorie e altre cause facilmente prevenibili con accesso ad assistenza medica adeguata”.

“Nonostante i migliori sforzi della comunità umanitaria per fornire aiuti di emergenza – aggiunge l’Unicef in una nota – Rukban, per le disperate condizioni in cui si trova, è un luogo in cui nessun bambino dovrebbe nascere o crescere”.

Un mese fa, l’Unicef ha lanciato un allarme per le temperature gelide e la mancanza di assistenza sanitaria che stavano mettendo a serio rischio le vite dei bambini a Rukban. Da allora, altri otto bambini sotto i cinque anni sono morti. All’inizio di febbraio, un convoglio congiunto Unicef, Onu e Mezzaluna rossa siriana ha distribuito aiuti per assistenza a 40 mila persone.