Il documento sulla fratellanza umana, per la pace mondiale e la comune coesistenza, firmato da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar ad Abu Dhabi, “non è altro che una casa costruita sulla sabbia”. Lo affermano in una nota i vertici dei Lefebvriani. Per il gruppo scismatico ultraconservatore, “il regno instaurato da Nostro Signore è un regno di verità e di grazia, di santità, di giustizia e di carità e – di conseguenza – un regno pacifico. Non ci può essere vera pace al di fuori di Nostro Signore. È impossibile, pertanto, trovarla fuori dal regno di Cristo e dalla religione da Lui fondata. Dimenticare questa verità equivale a costruire sulla sabbia, e Cristo stesso ci avverte che una simile impresa è destinata a fallire”.
Il documento congiunto cattolico-musulmano “è anche un’empietà che disprezza il primo comandamento e che fa dire alla Saggezza di Dio, incarnatasi in Gesù Cristo morto per noi sulla Croce, che ‘il pluralismo e le diversità di religione’ sono una ‘sapiente volontà divina’”.
“Tali affermazioni sono in antitesi rispetto al dogma che afferma che la religione cattolica è l’unica vera religione (cf. Sillabo, proposizione n° 21). Si tratta di un dogma, e ciò che a esso si oppone prende il nome di eresia. Dio non può contraddirsi”, scrivono nella nota Don Davide Pagliarani, Superiore generale della fraternità San Pio X, Mons. Alfonso de Galarreta, primo assistente, e Don Christian Bouchacourt, secondo assistente”.
“Seguendo San Paolo e il nostro venerato fondatore, Mons. Marcel Lefebvre, sotto la protezione di Nostra Signora, Regina della Pace, noi continueremo a trasmettere la fede cattolica che abbiamo ricevuto (cf. 1 Co 11, 23), lavorando con tutte le nostre forze alla salvezza delle anime e delle nazioni, per la predicazione della vera fede e della vera religione”. ASKANEWS