India risponde al terrorismo islamico, raid aereo contro ribelli del Kashmir

L’India ha lanciato un raid aereo contro i ribelli del Kashmir, in territorio pachistano, in risposta all’attentato del 14 febbraio rivendicato dai terroristi islamici di Jaish-e-Mohammad, costato la vita a 46 soldati indiani. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Vijay Gokhale, sottolineando che nel raid sono stati uccisi un “gran numero” di militanti e sono state evitate vittime civili.  tgcom24.mediaset.it. Il Pakistan ha accusato l’India di aver violato lo spazio militare sul Kashmir.

46 sono state le vittime dell’attacco terroristico del 14 febbraio contro un convoglio militare, da parte di un gruppo accusato di legami con l’intelligence di Islamabad, riportato dall’agenzia di stampa ANI, che riferisce quanto detto ai media da K. Vijay Kumar, consigliere del governatore del Kashmir.

I terroristi hanno attaccato un convoglio delle Forze speciali indiane del 54/o battaglione, che viaggiava lungo l’autostrada nazionale Srinagar-Jammu.

Il governo indiano ha deciso di togliere al Pakistan lo status di “partner privilegiato”, che è automatico tra ogni Paese membro dell’Organizzazione mondiale del commercio, come lo sono i due vicini che attraversano fasi di guerra e di riconciliazione da ormai 70 anni.