Giorgia Meloni svergogna Macron: “Ecco come la Francia sfrutta gli africani”

In Africa c’è una polveriera che tutti sottovalutano. In Europa c’è un paese, quello di Macron, che tutti sopravvalutano. Laggiù 14 ex colonie costrette alla fame e all’analfabetismo; quassù l’arroganza della grandeur francese che sfrutta i popoli per rapinarne le materie prime a basso costo.

Benvenuti sulla terra e sgranate gli occhi. Nel terzo millennio c’è ancora il colonialismo. Lo strumento è una moneta, il franco CFA, e oggi alle 17 sarà utile sentire con le proprie orecchie presso la sala del Refettorio della Camera, in via del Seminario, come Giorgia Meloni svergognerà Emanuel Macron: il razzismo sta a Parigi. 14 paesi – Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal, Togo, Camerun, Ciad, Gabon, Guinea Equatoriale, Repubblica Centrafricana e Repubblica del Congo – sono soggiogati dalla moneta imposta dalla Francia. Che pratica il signoraggio.

Oro e diamanti, petrolio e gas, uranio e cobalto, cotone e rame, piombo e carbone e tante altre materie prime vengono esportate: il 50 per cento della produzione viene intascato da Parigi. Le classi dirigenti locali fanno affari con i francesi e i loro popoli muoiono di fame.

Giovanbattista Fazzolari, senatore di Fratelli d’Italia e presidente della sezione Africa occidentale dell’Unione Interparlamentare, ha scavato a fondo e oggi se ne parlerà direttamente con i rappresentanti dei movimenti panafricanisti che vogliono liberarsi della schiavitu’. L’ultimo che ci provò si chiamava Gheddafi, voleva la moneta panafricana, fu fatto fuori con quella guerra partita dall’Eliseo.

Ai confini dell’area del franco CFA ci sono Ghana e Nigeria, ex colonie inglesi, che ovviamente non ce l’hanno. Hanno il Pil nettamente superiore, mentre il tasso di analfabetismo è devastante nelle ex colonie francesi.

Recentemente anche i grillini ne hanno parlato ma per cinque minuti in tv. Con superficialità. Chi intende dare battaglia vera è proprio Giorgia Meloni, che vuole denunciare Macron per come sfrutta gli africani mentre il mondo tace.

Fratelli d’Italia è stato il primo partito in assoluto a denunciare il meccanismo con cui la Francia umilia l’Africa. Ed è assurdo e inaccettabile che una nazione della UE continui a battere per proprio conto moneta in giro per il mondo, soprattutto se questa pratica provoca immigrazione di giovani africani verso il Continente. Anche perché l’Italia è la nazione maggiormente esposta a questi flussi migratori, e in più di una occasione il Capo di Stato francese si è persino permesso il lusso di bacchettarci ogni qualvolta il Governo ha preso posizioni contro l’immigrazione, come quella di chiudere i porti alle navi delle Ong cariche di giovanotti provenienti dal Continente Nero.

Macron si è spinto a fare la morale al Governo italiano (arrivando a definirlo addirittura “vomitevole”), ma nessuno può dimenticare i respingimenti a Ventimiglia da parte delle forze dell’ordine transalpine, per non parlare poi dello scandalo dello “sversamento” di migranti al confine col Piemonte fatto dalla polizia francese.

E’ una battaglia – quella che il convegno di oggi punta a far diventare una priorità politica – che serve ad aiutarli davvero a casa loro e a non mortificare più quei popoli sottraendo denaro e risorse con una moneta criminale.

Francesco Storace