Diventa un caso il messaggio audio spedito dal dem Matteo Richetti via Whatsapp e rimbalzato in queste ore in alcune chat nel quale si sente il dem ‘scaricare’ il candidato alla segreteria del Pd Maurizio Martina. “Martina può andare a cag… domani mattina – si sente nel messaggio audio – si è dimostrato che ha voluto preferire i Lotti, i De Luca e compagnia, non vedrà una parola di sostegno da parte mia“.
Contattato dall’Adnkronos, dopo il polverone di polemiche, il senatore chiarisce: “Il senso politico di quel messaggio lo rivendico: la politica non si fa per i posti. Era un messaggio di lunedì, fatto in chiusura delle liste, che in alcune regioni non mi piacciono neanche un po’, e rivolto ai nostri comitati – spiega il senatore dem – La presenza dei nostri ragazzi in alcune regioni e’ stata ignorata e mortificata: Sicilia, Toscana, Calabria e Campania dove le liste sono state appaltate a De Luca, compresa la presenza del ‘frittura’”.
Quindi prosegue: “Sto girando come una trottola, ho fatto 170 comitati, ieri a Roma eravamo in 400 a sentire Martina e Calenda, non è possibile ignorare una presenza di questo tipo. Ora, però, il Paese ha problemi più seri, evitiamo di mettere al centro del dibattito un audio sulle liste”.
“Dobbiamo dare una mano tutti insieme, senza polemica, per salvare il Pd e unirlo”. Anche Maurizio Martina, in visita all’aeroporto di Pontecagnano (Salerno), smorza le polemiche dopo l’audio Whatsapp. “Dobbiamo costruire un’alternativa forte alla Lega e al Movimento 5 stelle: è la nostra missione -ha ribadito-. Tutto quello che dobbiamo fare deve essere concentrato alla massima partecipazione al 3 marzo, chiedere a tanti elettori di venire a darci una mano”. adnkronos