Scommessa andata male su bond Usa, Deutsche Bank perde 1,6 miliardi

Deutsche Bank ha registrato perdite per 1,6 miliardi di dollari su un portafoglio di 500 municipal-bond americani acquistati nel 2007 per 7,8 miliardi di dollari e la cui valutazione ha iniziato a precipitare pochi mesi dopo con lo scoppio della crisi finanziaria. Tanto che già nel marzo del 2008 fu deciso di acquistare una protezione aggiuntiva contro il rischio di default da Berkshire Hathaway per 140 milioni di dollari.

Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, la banca tedesca ha continuato a registrare perdite per i 9 nove anni successivi evitando tuttavia di riconoscere il vero valore corrente di mercato degli asset a bilancio. Solo nel 2016 i vertici del gruppo hanno deciso di chiudere la partita e accusare la perdita che tuttavia non e’ mai stata identificata con chiarezza agli occhi degli investitori.

Sempre secondo il quotidiano americano, sul reale valore del portafoglio si sarebbe scatenato nel corso degli anni un dibattito interno fra i dirigenti e i revisori della Kpmg che avevano sollevato dubbi sul fatto che la banca avesse accantonato sufficienti riserve per far fronte alle perdite potenziali.

La perdita subita per questa operazione è quasi pari a 4 volte il profitto riportato per il 2018 mentre il gruppo ha chiuso in rosso i tre bilanci precedenti. A sollevare piu’ di una perplessita’ e’ il fatto che la banca abbia in questi anni provveduto a effettuare consistenti aumenti di capitale senza mai fornire alcuna informazione circa il problema della valutazione dei bond a bilancio. La questione ha tuttavia animato un forte dibattito interno che si e’ anche incentrato sulla possibilita’ di una revisione dei precedenti bilanci sulla base del rosso di 1,6 miliardi.

“La transazione è stata terminata nel 2016 come parte della chiusura della nostra unita’ operativa no-core – ha spiegato un portavoce della banca al Wall Street Journal – Avvocati e revisori esterni hanno esaminato la transazione e confermato che era in linea con gli standard e le pratiche contabili”.

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