Il governo turco ha criticato duramente il comitato per gli affari Esteri dell’Unione Europea, che ha chiesto ieri la sospensione della procedura di accesso della Turchia nell’Ue. E’ “inaccettabile”, secondo Ankara, che un documento non vincolante possa spingersi fino a chiedere la sospensione totale del processo di integrazione europea della Turchia.
ll vice ministro degli Esteri Hami Aksoy ha chiesto una revisione del rapporto alla commissaria olandese Kati Piri, responsabile a suo giudizio di aver dato il via all’approvazione del documento prima del voto dell’europarlamento.
Nel rapporto preparato da Kati Piri si chiede alla Commissione Europea e agli Stati membri di sospendere l’integrazione della Turchia nell’Ue per presunte violazioni di diritti umani e liberta’ civili, influenze della politica sul sistema giudiziario e ingerenze in dispute territoriali riguardanti l’isola di Cipro. “Teniamo all’ingresso nell’Ue perche’ vogliamo garantire gli standard piu’ alti possibile ai nostri cittadini e su questa strada intendiamo continuare, nell’interesse della Turchia e dell’Ue, Una sospensione e’ inaccettabile”, ha aggiunto Aksoy. affaritaliani.it