TIRANA – Il gruppo parlamentare del Partito democratico, principale formazione dell’opposizione albanese di centro destra guidata da Lulzim Basha non fara’ piu’ parte dell’Assemblea nazionale. La decisione e’ stata presa oggi all’unanimita’ dai 43 deputati democratici, (il parlamento albanese e’ composto di 140 seggi) i quali hanno cosi accolto la proposta avanzata ieri sera da Basha.
La mossa radicale “e’ a sostegno di una soluzione politica per un governo transitorio, il quale dovrebbe intraprendere i necessari passi per garantire elezioni anticipate in rispetto agli standard internazionali”, ha spiegato Basha al termine di una lunga riunione del suo gruppo parlamentare. La decisione avviene a seguito della violenta manifestazione dell’opposizione, lo scorso sabato, davanti al palazzo di governo, che ha visto ripetuti scontri fra gruppi di manifestanti che hanno assaltato a più riprese il palazzo di governo e le forze dell’ordine che hanno risposto con gli idranti e i lacrimogeni.
Ira della UE – “Le richieste di alcuni partiti di opposizione di boicottare il Parlamento albanese e la rinuncia dei deputati al loro mandato sono dannose e vanno contro gli sforzi del Paese” di restare sulla via che porta all’Unione europea. Così la portavoce dell’Ue Maja Kocijancic dopo le dimissioni in blocco dei partiti albanesi di opposizione.
Bruxelles, contrariata dalla crisi politica albanese, si aspetta dunque che “il governo e l’opposizione si impegnino in discussioni costruttive”, ha sottolineato Kocijancic, ricordando inoltre che “ricorrere alla violenza e danneggiare la proprietà pubblica”, come accaduto sabato scorso nel centro di Tirana nel corso di una protesta anti-governativa, “è inaccettabile”. ansa