Firenze, la protesta dei magazzinieri di Zara

Protesta nel centro di Firenze da parte degli addetti di un magazzino della logistica Zara, situato a Reggello (Firenze) e destinato ad essere chiuso con 39 dipendenti che perderanno il posto. L’iniziativa è stata regolarmente organizzata dal sindacato Sì Cobas presso i negozi Zara del centro e al settimo giorno di fila di occupazione da parte dei lavoratori del magazzino di Reggello.

Una quarantina i lavoratori che ai lati di via Calimala informano i passanti, in pieno struscio serale, distribuendo volantini. Il sindacato Sì Cobas spiega che gli addetti “aspettano la convocazione di Zara a un tavolo in prefettura, alla quale hanno già annunciato la partecipazione Regione Toscana e Comune di Reggello” e ha ricordato che “39 persone perderanno il proprio posto di lavoro. Non siamo di fronte a una crisi aziendale. Siamo di fronte alla rapacità di una multinazionale che tramite il sistema degli appalti al ribasso vuole risparmiare sul costo della forza lavoro e liberarsi dei lavoratori sindacalizzati“.

I Cobas ricordano che “da aprile 2018 i lavoratori del magazzino iniziavano scioperi e mobilitazioni per superare una condizione pesante di sfruttamento: per anni avevano lavorato su turni massacranti per paghe misere“. Ma ora Zara “ha pensato di spostare la merce su altri magazzini (dove il costo del lavoro è ANCORA più basso) penalizzando Reggello fino alla chiusura”.

“Quello accade – si conclude – ricorda molto il meccanismo delle delocalizzazioni che hanno portato nel Terzo Mondo molte attività industriali. Una ‘delocalizzazione interna’ al nostro Paese, stavolta, resa possibile dal fatto che anche qui in Italia sono ormai una realtà condizioni di sfruttamento vergognose che passano dal sistema delle cooperative e degli appalti al ribasso”. Firenze Repubblica – Foto di Claudio Giovannini/CGE