Lo chiede l’eurodeputato Mario Borghezio in una interrogazione rivolta alla Commissione Europea.
“Secondo recenti notizie di stampa – spiega Borghezio – l’organizzazione politica e paramilitare palestinese Hamas, ed in particolare il suo braccio armato, noto come brigate al-Qassam, avrebbe diffuso appelli a finanziare le proprie attività attraverso i bitcoin ed altre criptovalute. Tali appelli mirano evidentemente a scavalcare i controlli esistenti sulle transazioni di tipo tradizionale.
Infatti, l’uso delle criptovalute (alcune in particolare) consente l’anonimato o comunque una scarsa tracciabilità dei versamenti e può essere utilizzato nel cosiddetto dark-web per ricercare merci illecite, dalle armi ai documenti falsi”.
Pertanto Borghezio chiede: “Nell’ambito delle indagini sulle reti di finanziamento dei gruppi jihadisti, quali nuove iniziative intende prendere la Commissione, anche in collaborazione con Europol e con la Task Force di Azione Finanziaria (FATF) per contrastare l’uso delle criptovalute? Come intende intervenire soprattutto nei casi di interscambio tra varie valute-online, particolarmente predisposti ad azioni di riciclaggio?”.
On. Mario Borghezio – – Deputato Lega Nord al P.E.