Precari poco più che ventenni, con una figlia di tre anni, Greta e Alessandro sono stati sfrattati dalla casa in cui vivevano da sei anni a borgo San Giuseppe, nel cuore del quartiere Oltretorrente a Padova. Il 4 febbraio un ampio dispiegamento di forze dell’ordine ha eseguito il provvedimento del tribnuale.
Entrambi con un lavoro non stabile e senza un contratto fisso, Greta e Alessandro hanno difficoltà ad avere un’abitazione in affitto, come racconta ParmaToday. “Nessuno dei due ha un contratto fisso: le agenzie e i privati non di fidano e non ci affittano la casa”, dicono i due ragazzi, provenienti da famiglie parmigiane, che hanno deciso di mettere al mondo una figlia e di prendersi cura di lei.
“All’inizio eravamo in affitto dai miei genitori – dice Alessandro – con un contratto regolare, è successo che l’anno scorso si sono trasferiti in una casa popolare assegnata dal Comune. Quindi in quella casa siamo rimasti solo io, la mia compagna Greta e nostra figlia”. Poi le difficoltà economiche per gli stipendi bassi e la precarietà lavorativa: da lì l’impossibilità di continuare a pagare l’affitto. Dopo vari ingressi dell’ufficiale giudiziario lo sfratto è stato eseguito. “Il Comune di Parma ci ha promesso che tra due mesi potremo entrare in un’abitazione ad affitto agevolato ma per ora non abbiamo una casa”. Per ora hanno solo una stanza, messa a disposizione da Art Lab: “Siamo grati ai ragazzi per averci offerto questa possibilità”.