BRUXELLES – Le regioni europee sostengono la proposta della Commissione Ue di costituire una guardia costiera di frontiera europea, ma il tema della sua gestione ha innescato una dura battaglia politica fra Popolari e Socialisti durante la plenaria del Comitato europeo delle Regioni.
“Una vittoria”, la definisce in una nota il gruppo del Pse guidato dalla governatrice dell’Umbria Catiuscia Marini (Pd), che ha fatto approvare in aula una serie di emendamenti che hanno “profondamente cambiato il testo della relatrice del Ppe ungherese, Anna Magyar, appartenente al partito Fidesz del primo ministro Viktor Orban”.
“Questo parere (non vincolante, ndr) è molto importante per noi perché l’impatto finanziario e la proposta di 10mila agenti operativi entro il 2020 è cruciale per gli enti locali e regionali nell’ottica di una politica europea coerente e comprensiva sulla migrazione”, ha dichiarato il consigliere regionale del FVG Franco Iacop. “Il parere rischiava di ridurre le competenze operative della nuova Agenzia portandola ad essere sottoposta al solo controllo e al rispetto delle disposizioni nazionali – ha aggiunto – ed era focalizzato solo sulla chiusura delle frontiere“.
“Ho personalmente lavorato a questo progetto già da molti anni. Un’Europa che crea un corpo unitario è un’Europa più forte, in grado di affrontare meglio anche i grandi problemi delle migrazioni di massa. Più coraggio, più Europa; meno paure, meno chiusure”, ha sottolineato il capo della delegazione italiana Enzo Bianco (Pd). ANSA EUROPA