Scontro sulla Diciotti in Giunta. Dopo l’arrivo della memoria di Salvini, con documenti allegati di Conte, Di Maio e Toninelli, la tensione sale. Per il premier c’è stata “attuazione di un indirizzo politico-istituzionale che il governo ha condiviso” si legge nelle sue quattro pagine allegate alla memoria composta da 23 pagine, al vaglio della Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato. Di queste, 16 sono su carta intestata del ministero dell’Interno, più le pagine di Conte e quelle di Di Maio/Toninelli (altre tre). Il plico è stato ricevuto dai membri della Giunta chiamati a decidere sul caso e che è stata aggiornata al termine dei lavori dell’Aula per valutare la ricevibilità delle memorie presentate.
Documenti che però non sarebbero ricevibili per l’ex presidente del Senato Pietro Grasso, secondo il quale andrebbero comunque trasmessi al Tribunale dei Ministri.
GRASSO – “Le memorie devono provenire dall’interessato, mentre sono state allegate altre memorie da Conte e da Di Maio e Toninelli, che non sono ricevibili proceduralmente” dice Grasso, lasciando la Giunta. “Nel caso in cui fossero ammessi, visto che è detto in maniera esplicita che si condividono tutte le determinazioni del ministro Salvini, si impone la trasmissione di questi atti al Tribunale dei Ministri e una sospensione della procedura”.
“Non hanno potuto valutare questo aspetto, quello della partecipazione di tutto il governo a questa azione”, conclude il leader di Leu. ADNKRONOS