È infatti il Carroccio il partito che gode di maggiore fiducia in regione secondo il sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere di Bologna nell’ultimo semestre del 2018. La fiducia nel partito guidato da Matteo Salvini arriva infatti al 23% in quella che per decenni è stata la «rossa» Emilia-Romagna. Considerando che alle Politiche dello scorso marzo la Lega era arrivata in regione al 19,2%, è indubbio che il Carroccio non ha ancora fermato la sua avanzata lungo la Via Emilia. Con una «resistenza» politica del territorio sempre più flebile, visto che secondo Ipsos la fiducia per la Lega a livello nazionale è di appena un punto superiore (24%) rispetto a quella registrata in Emilia-Romagna.
Al secondo posto, ma con un netto distacco, c’è il Partito democratico, che in regione continua a tenere un po’ meglio rispetto al dato nazionale (17% contro il 14% del Paese), ma sembra sempre più lontano dai cuori degli emiliano-romagnoli. Un’implosione che sembra inarrestabile se si considera che, nonostante la sconfitta del centrosinistra alle ultime Politiche, in Emilia-Romagna i Democratici potevano quantomeno vantare di aver tenuto con il 26,4% dei voti. Quasi dieci punti percentuali in meno, per quanto si tratti di una rilevazione, non sono poca cosa. Certo, mancano ancora quasi quattro mesi alle Europee e molte cose, soprattutto a Roma, possono cambiare. Eppure resta difficile non prevedere una brutta sorpresa per i pentastellati dell’Emilia-Romagna nelle prossime urne di fine maggio.
Ma c’è un ma e, come sempre, si trova nel grande mare degli indecisi. Un 38% di emiliano-romagnoli che risponde «non so» a chi gli chiede in quale partito ha più fiducia pensando al futuro del Paese. Un’area grigia che potrebbe trasformarsi nell’ennesima fuga degli elettori dalle urne, ma anche in un tesoretto che potrebbe, se non ribaltare, quantomeno alterare gli attuali rapporti di forza tra i principali partiti.