Montichiari – Prese a colpi di machete una giovane madre che respingeva le sue avances fino a mozzarle una mano, dopo 8 anni di carcere è stato espulso l’indiano autore di quella barbarie. Si parla di Amrinder Singh, oggi 26enne, ma che all’epoca dei fatti nel 2011 di anni ne aveva solo 19. Una vicenda a dir poco terribile, quella di cui si rese protagonista lo straniero in quella ormai lontana estate.
Il 19enne s’introdusse di soppiatto in casa della donna, 26enne madre di due bimbe, mentre il marito si trovava lontano per lavoro. I due si conoscevano solo di vista, per il semplice fatto che le case in cui vivevano nelle campagne di Montichiari non erano distanti l’una dall’altra. Dopo essere entrato da una finestra, l’indiano sorprese la donna e, come se fosse la cosa più normale del mondo, tentò degli approcci nei suoi confronti, prontamente rispediti al mittente. I rifiuti ricevuti dalla 26enne fecero letteralmente perdere il controllo allo straniero il quale, in preda al furore, utilizzò un machete che aveva portato con sè per aggredire la sua vittima.
Brutale e cruenta l’aggressione ai danni della giovane, che venne più e più volte colpita dalla pesante ed affilata lama d’acciaio. Inutili i suoi disperati tentativi di difendersi. Furono numerose e profonde le ferite riportate, e una delle sue mani, proiettata in avanti per proteggere il volto, venne amputata. Credendola morta, il 19enne rimase ancora in quella casa sotto choc, e lì fu arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio.
Dopo 8 anni trascorsi dietro le sbarre, Amrinder è uscito di prigione per essere finalmente espulso e far ritorno in patria. L’ufficio immigrazione ha provveduto al suo trasferimento a Fiumicino, dove il 26enne è stato imbarcato su un volo diretto a Nuova Delhi.