Firenze, taser alla polizia municipale: giunta Pd vota contro

Firenze è stata una delle prime città italiane in cui le forze dell’ordine (i carabinieri) hanno potuto utilizzare il taser: la pistola elettrica utilizzata come dissuasore. Il capoluogo toscano è infatti una delle città scelte per la sperimentazione dello strumento.

Per la prima volta il taser è stato utilizzato lo scorso settembre per placcare un uomo nei giardini della Fortezza. E’ partita anche una discussione in merito alla possibilità per i vigili urbani di poter utilizzare la pistola elettrica. In particolare il comandante della municipale fiorentina, Alessandro Casale, si era detto particolarmente favorevole all’impiego del taser da parte del suo corpo. L’eventualità di dotare i vigili urbani della pistola elettronica è prevista nel decreto sicurezza (adesso legge) voluto dal ministro degli Interni Matteo Salvini.

Ieri però il consiglio comunale ha votato contro una mozione presentata dal centrodestra che si diceva favorevole all’utilizzo della pistola da parte della municipale . Anche le forze politiche di maggioranza (anzitutto il gruppo del Pd) ha votato contro.

“In aula è stata bocciata la mozione presentata dalle destre sull’utilizzo del taser. Anche il Pd, compreso Nardella, vota contro. E’ un fatto politico, perché smentisce la linea del comandante della polizia municipale che si era dichiarato a favore. Il problema è evidente”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, ha commentato la votazione.

E ha spiegato: “Il sindaco più di una volta si era pronunciato sminuendo la questione relegandola ad un mero aspetto tecnico. Poi le dichiarazioni di Casale che invece si era detto a favore. E oggi non possiamo che registrare una bocciatura in pieno della posizione del direttore del servizio”.

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