Ha terrorizzato una città e in pochi anni è stato accusato dal furto alla violenza sessuale: espulso per sempre 20enne marocchino. Da minorenne era un incubo per studenti, insegnanti e genitori. Un bullo pericoloso, spietato, senza paura. Per evitare un salto di qualità (criminale si intende) raggiunta la maggiore età i Carabinieri di Gualdo Tadino nel 2016 lo avvevano ammonito ufficialmente – dopo numerosissime condotte antisociali – e richiamato a tenere un comportamento conforme alla legge ma, nonostante ciò, il bullo marocchino classe 1998, non solo non ha cambiato vita ma ne ha combinate di tutti i colori: era stato indagato per danneggiamento, lesioni personali e furto con destrezza, segnalato per il reato di violenza sessuale, percosse e lesioni nei confronti di una ragazza italiana e del suo fidanzato.
Nel novembre 2016, insueme ad altri suoi connazionali, è stato identificato come autore del danneggiamento del presepe emozionale presente nel centro storico di Gualdo Tadino. In considerazione quindi della sua personalità, della sua condotta e del carattere aggressivo e violento il Questore della Provincia di Perugia lo ha proposto al Prefetto per l’applicazione dell’espulsione come misura di prevenzione.
Al termine dell’udienza di convalida davanti al Giudice di Pace, è stato accompagnato alla frontiera aerea di Bologna per essere rimpatriato nel paese di origine, scortato dagli agenti dell’Ufficio Immigrazione fino a Casablanca.