Chi difende l’immigrazione clandestina è complice. Si, gli immigrofili, gli imigrazionisti, chiunque difenda l’immigrazione clandestina, non solo commette il reato di FAVOREGGIAMENTO ALL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA (reato che ancora vige nel nostro Ordinamento Giuridico) bensì favorisce le MAFIE, la criminalità, il traffico di esseriumani, di organi, di armi e droga, il lavoro nero, la violenza, gli stupri, la delinquenza e altro ancora, con il conseguente imbarbarimento della società, che bene o male abbiamo costruito, e mettendo a rischio la nostra cultura, la nostra civiltà e la nostra identità.
Ditelo a falsi religiosi che hanno occupato la chiesa romana. Ditelo a quei miserabili politici malati di edonismo, ai giornalisti con la smania di protagonismo, che sfruttano questo fenomeno epocale (innaturale, contrariamente a quanto fanno credere ai beoti, perchè questi individui partono perchè vengono indotti, spinti, stimolati, invitati, aiutati ad emigrare, quasi prelevati, con la promessa di venire qui a sbafare e fare bancomat. Sia gli uni che gli altri, ottengono spazio sui media (non certo voti, come sperano, perchè quelli, come vediamo, li perdono giorno dopo giorno).
Se non viene messo in atto un BLOCCO NAVALE, come da tempo e instancabilmente ripete GIORGIA MELONI, l’invasione non si fermerà e con essa non si fermeranno i problemi. L’immigraizone viene usata come arma di distrazione di massa dai potentati di turno per fare ogni nefandezza possibile. Questi potentati sono assecondati dai cialtroni che siedono nelle location pagate profumatamente anche da noi Italiani ed è lì che decidono come vessarci, perseguitarci, depredarci, sottometterci.
Signore e Signori, svegliatevi. In Italia c’è un problema. Questo problema si chiama U€, Unione Europea, nella fattispecie C€, Commissione Europea. 28 Nazioni hanno ceduto buona parte della loro sovranità a dei truffaldini, a degli impostori, a degli aguzzini che, fra l’altro, sono personaggi che nessuno ha eletto. Se non usciamo da questa gabbia, da questo lager, non verremo mai fuori dai problemi che ci depredano, ci desovranizzano e ci dissolvono.
Armando Manocchia