Le parole da Bruxelles del padre dell’Ulivo, Romano Prodi, non aiutano il Pd: a sinistra mancano “idee e prospettive” e manca anche un leader, “c’è un’opposizione – ha detto Prodi – ma manca un’alternativa”. Una doccia fredda per i candidati impegnati nel congresso dem, compreso il potenziale vincitore Zingaretti. Tanto che in serata la prodiana Sandra Zampa circoscrive meglio le parole del Prof che, dice, “sono dettate da una grande preoccupazione per lo stato in cui versa l’Italia” e non vanno lette come un affondo contro il Pd ma come “una incalzante esortazione” per la rinascita del centrosinistra.
Zampa sottolinea come “l’esortazione” di Prodi “è tanto più vera nel momento in cui ci si avvicina alle primarie per la scelta del nuovo segretario del Pd. Dalle primarie deve uscire con una forte legittimazione un leader che sappia subito parlare al Paese con un linguaggio nuovo, idee e proposte innovative”.
Un leader che potrebbe essere Nicola Zingaretti. Dai dati diffusi dal Nazareno, il governatore del Lazio si conferma in testa con il 48,5%, Maurizio Martina al 35,1%, Roberto Giachetti al 12,8%, Francesco Boccia al 2,3%, Saladino 0,67% Corallo 0,63%. (AdnKronos)
Nel frattempo, il Pd si dedica a queste buffonate
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