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Un gruppo di dipendenti di un’azienda di cosmetici cinese sono state costrette a gattonare per la strada perché colpevoli di non aver centrato gli obiettivi annuali fissati dalla compagnia. È successo lunedì scorso nella città di Tengzhou, nello Shandong.
Il gruppo, di sole donne, costrette a camminare sulle ginocchia in mezzo al traffico della città, era guidato da un supervisore maschio che camminava davanti a loro tenendo in mano una grande bandiera con il nome della ditta.
La scena ha scioccato i cittadini che hanno avvertito la polizia. Gli agenti intervenuti hanno imposto all’uomo di porre fine alla punizione e hanno emesso un verbale di richiamo. Il video, finito social cinesi ha scatenato una valanga di polemiche.
In Italia, la Bongiorno non va troppo lontano: “Oltre a fare leggi dobbiamo farle applicare. Le leggi contro i furbetti del cartellino già esistono, io adesso voglio introdurre il riconoscimento biometrico, le impronte digitali, per attestare la reale presenza in ufficio dei dipendenti pubblici “.
Mancano solo le catene. E avremmo pure risparmiato…