“Salvini? Lo trovo politicamente allucinante. Paura non me ne fa, non temo possa venire qua”. Lo dice Alvaro Lojacono, all’epoca componente delle Brigate Rosse, tuttora ricercato e rifugiato in Svizzera, in un’intervista esclusiva a ‘Le Iene’ che andrà in onda domani alle 21,10 su Italia1.
Lojacono fu coinvolto nella strage di via Fani a Roma del 1978, nell’omicidio del magistrato Girolamo Tartaglione sempre nel 1978 e nell’uccisione dello studente greco Miki Mantakas, militante Msi, nel 1975. In Italia deve scontare l’ergastolo. È fuggito in Algeria, in Brasile e poi in Svizzera, dove vive e lavora all’università.
Lojacono commenta anche le scelte politiche del ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Quando poi qui arrivano notizie ‘bloccano le navi’, mi viene da dire siete fuori di zucca o cosa?”, dice il latitante, precisando che politicamente gli fa paura. Al contrario, però non teme che il ministro dell’Interno “venga fisicamente a far qualcosa, perché di grandi dichiarazioni di impegni e di arresti di esuli ce n’è a pacchi”. Precisa, però, di sapere di essere il secondo della lista dei latitanti nel bersaglio del governo italiano, dopo Alessio Casimirri, il brigatista rifugiato da anni in Nicaragua. AGI