Il leader Tuareg Ali Kanna, ex capo delle forze armate del Sud-Ovest della Libia sotto il governo di Muammar Gheddafi e oggi alla guida del cosiddetto Esercito del Fezzan, ha lanciato un duro monito contro il rischio di una “guerra a Sebha”, sollecitando “un intervento chiaro da parte delle Nazioni Unite”. L’allarme è stato lanciato dopo il dispiegamento nel Fezzan delle forze del generale Khalifa Haftar, per un’offensiva militare il cui dichiarato obiettivo è “proteggere gli abitanti dai terroristi e dai gruppi criminali” e tutelare le sue infrastrutture petrolifere.
In una conferenza stampa riportata dai media libici, il capo Tuareg ha dichiarato: “Tutti i segnali confermano l’arrivo di questa guerra, dal messaggio mediatico alla situazione tra la popolazione. Pertanto è impellente un intervento immediato per evitarla. Perchè sarà un conflitto diverso da tutti gli altri e convolgere il Fezzan e tutto il Sud”. Se dovesse scoppiare la guerra, ha aggiunto, “si bloccherà la produzione di petrolio, del gas… e senza il Sud non ci sarà uno Stato libico”.
Kanna ha quindi puntato il dito sia contro il governo di accordo nazionale di Fayez al Sarraj sia contro le forze di Haftar, ritenuti entrambi “responsabili della situazione critica nel Sud”, precisando però che “non imbracceremo mai le nostre armi nè contro quelli che governano nell’Est nè contro quelli nell’Ovest”. Infine ha chiesto una “vera riconciliazione, un unico esercito, un governo unico e elezioni per portare stabilità in Libia”. askanews