Imola, mostra: “Il volontario di Auschwitz”

Il volontario di Auschwitz
Il Tenente di cavalleria Witold Pilecki, eroe sconosciuto
Bim Biblioteca Comunale di Imola
Via Emilia 80
25 gennaio- 12 febbraio 2019

In occasione della Giornata della Memoria l’Associazione “Eredità e Memoria” invita a visitare la mostra documentaria dedicata a un uomo eccezionale, eroe sconosciuto ai più.

Il tenente di cavalleria Wiltod Pilecki è, infatti, un personaggio totalmente sconosciuto fuori dalla sua nazione, la Polonia. Nato il 13 maggio 1901, muore il 25 maggio 1948 a Varsavia, è stato un militare polacco, col grado di tenente di cavalleria, durante la seconda guerra mondiale. Nel 1939 partecipò alla battaglia di Varsavia e dopo la capitolazione fu membro attivo della resistenza polacca al nazismo.

Nel settembre del 1940, con il permesso dei suoi superiori, si fece volontariamente arrestare dalla Gestapo per farsi imprigionare nel campo di concentramento di Auschwtiz, con lo scopo di organizzarvi una rete di resistenza e inviare rapporti sulla situazione nel campo. Gli dissero: “più ti attieni ai fatti nudi e crudi senza alcun tipo di commento, più tutto avrà valore”.

Un anno dopo, Pilecki riuscì a far filtrare il suo rapporto all’ esterno. Il 18 marzo del 1941 giunse sui tavoli dell’Ufficio VI dello Stato Maggiore dell’esercito polacco in esilio che lo girò immediatamente agli inglesi. Il suo rapporto fu il primo documento che arrivò agli Alleati dai campi di sterminio, essi però lo giudicarono “esagerato”.
Pilecki rimase ad Auschwitz quasi mille giorni, nella notte tra il 26 e 27 aprile 1943 riuscì avventurosamente ad evadere. In autunno trasmise a Londra un dettagliato rapporto su tutto quello che aveva visto. Parlò del lavoro forzato, del vitto insufficiente, delle sadiche punizioni e della persecuzione degli ebrei, ma anche questa volta il governo britannico non si mosse.

Pilecki in seguito, dopo aver partecipato alla rivolta di Varsavia, raggiunse in Italia il gen. Wladjslaw Anders, protagonista della liberazione della penisola insieme all’ 8^ Armata Britannica.
Terminata la seconda guerra mondiale, poiché la Polonia era sottoposta a un violento processo di sovietizzazione, con sistematici arresti, incarcerazioni, fucilazioni e deportazioni dei resistenti polacchi dei vari movimenti politici, Pilecki si offrì nuovamente volontario per tornare in patria ed evitare lo smantellamento della resistenza anticomunista e sottrarla allo stalinismo.

Gabriele Ravanelli
Presidente associazione “Eredità e memoria”