di Armando Manocchia
La Quinta Sezione della Corte Penale del Tribunale di prima istanza di Tunisi, specializzata in crimini di terrorismo, ha pronunciato venerdì scorso 42 verdetti, tra cui 41 condanne a morte, per l’attacco contro i soldati avvenuto nell’area di Hasserir Tella, il 16 luglio 2014, presso due posti di blocco.
Il gruppo terroristico prese di mira due postazioni dell’esercito nazionale nella regione Henchir Tella del governatorato di Kasserine, uccidendo 15 persone e ferendone oltre 20. Nella notte tra mercoledì e giovedì del 17 luglio 2014, la Brigata Okba Ibn Nafaa rivendicò l’attacco terroristico contro i soldati tunisini. La dichiarazione fu pubblicata sulla pagina Facebook di Ansar Chariâa, l’organizzazione madre, che si vantava per l’uccisione di soldati “Taghout” con l’utilizzo di armi pesanti.
Alcuni dei terroristi vennero catturati sul momento dagli stessi abitanti del luogo e assicurati alle forze dell’ordine. Altri sono stati arrestati in seguito, mentre alcuni sono tuttora latitanti.
Il portavoce della corte, Sofiène Selliti, ha emesso due sentenze di ergastolo e una condanna a 50 anni per altri due indagati arrestati nel caso. Un terzo uomo è stato condannato a sette anni di reclusione. Selliti ha aggiunto che 39 persone, attualmente ricercate, sono state condannate in contumacia con pene che vanno dalla pena di morte all’ergastolo e 50 anni di carcere.