Il ‘trap boy’ Gionata Boschetti, in arte Sfera Ebbasta, “risulta indagato dalla Procura di Pescara per istigazione all’uso di sostanze stupefacenti. Il fascicolo a suo carico è stato aperto a seguito dell’esposto presentato da due senatori di Forza Italia, Lucio Malan e Massimo Mallegni” che hanno individuato anche la procura di Pescara come destinatario in quanto il capoluogo adriatico è stato tappa del tour del cantante. A darne notizia è un articolo sull’edizione in edicola oggi de ‘il Centro quotidiano dell’Abruzzo‘.
Nell’articolo viene ricordato che il nome dell’artista è “anche tristemente legato” alla tragedia della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona), “dove la notte tra il 7 e l’8 dicembre scorsi persero la vita 6 persone, cinque giovanissimi tra i 14 e i 16 anni, e una madre che accompagnava la figlia”. Il 12 luglio scorso Sfera Ebbasta, si ricostruisce nell’ articolo de ‘il Centro’, ha tenuto un concerto nell’ex Cofa a Pescara, nell’ambito del Terrasound Festival che, secondo gli amministratori pescaresi che hanno voluto il giovane trapper, era gremito di fan in delirio. E proprio per accertare queste circostanze la procura ha dato incarico di svolgere specifiche indagini alla polizia giudiziaria. I due senatori, riferisce ancora ‘il Centro’, sostengono che, oltre a “frequenti oscenità”, i testi delle canzoni di Sfera Ebbasta “si riferiscono pressoché tutti all’uso di droghe e spesso al loro spaccio, senza ma accennare alle negatività di tali pratiche, anzi prospettando tale stile di vita come simbolo di successo”.
“Al termine della fase istruttoria, che il procuratore Massimiliano Serpi ha voluto comunque disporre – si legge ancora nell’articolo de ‘il Centro’ – senza valutare l’eventuale possibilità di spostare magari la competenza alla procura corrispondente alla prima città in cui il cantante si è esibito, è possibile che il magistrato che conduce l’inchiesta decida di ascoltare lo stesso Gionata Boschetti”. ansa