Bimbi al freddo costretti a seguire le lezioni con cappellini di lana e giubbotti addosso. Insegnati decimate a letto con l’influenza. Causa, anche, di pompe di calore guaste e impianto di riscaldamento inesistente. Hanno al massimo 6 anni gli scolaretti della scuola materna Mantegna Bonanno, nel cuore di Boccadifalco, che da una settimana si ritrovano a patire il freddo all’interno dell’istituto. Da un paio di giorni hanno disertato le lezioni, complice non solo la preoccupazione dei genitori ma anche l’assenza delle maestre in malattia per via di febbre e raffreddori.
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Bimbi in classe con il plaid contro il gelo – Nei mesi di novembre e dicembre, quando la colonnina di mercurio risultava essere più diplomatica, alcune insegnanti avevano provveduto a rendere più confortevole l’ambiente con degli scaldini da bagno portatili, tuttavia con scarsi risultati. “Pur di far stare al caldo i bambini, di non mettere a rischio la loro salute, che poi è quella di un lavoratore, alcune docenti le hanno provate tutte – tuona Daniela Gemelli, collaboratrice del dirigente scolastico Concetta Giannino -. Da una parte le pompe di calore erano insufficienti a scaldare l’intero plesso, dall’altra l’uso di questi scaldini faceva saltare di continuo la corrente. E’ inverosimile che una scuola sia costretta a dover subire questi disagi”.
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Ma non sono solo i più piccoli a patire i disagi. I riscaldamenti sono guasti all’istituto Nautico Gioeni Trabia. Al Marco Polo gli alunni abbandonano le classi, “sciopero” pure al Failla Tedaldi di Castelbuono. La Rete degli Studenti Medi incalza la Città metropolitana: “Impossibile stare in aula, il sindaco Orlando ci riceva al più presto“. Al momento dall’ex provincia non è arrivata alcuna replica.“