Interrogazione su lezioni di arabo e islam in una scuola a San Felice sul Panaro

Bologna, 11 gennaio 2019

Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna

SEDE

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Il sottoscritto Andrea Galli, Consigliere Regionale di Forza Italia e Capogruppo di Forza Italia,

premesso che

  • Il Consiglio d’Istituto ha deciso di concedere l’uso di alcune aule scolastiche all’associazione culturale la Pace (Ex Mosaico), attiva sul territorio del comune di San Felice sul Panaro, per proporre lezioni di arabo e di fondamenti della religione islamica;
  • Le amministrazioni comunali di San Felice sul Panaro e Camposanto, lungi dal prendere le distanze dal progetto, hanno sottoscritto questa scelta esprimendo il loro “pieno sostegno e supporto al Consiglio d’Istituto e all’Istituzione Scolastica”;

 

evidenziato che:

  • Tale iniziativa rischia di trasformare una scuola elementare pubblica italiana in una madrasa islamica;
  • Non vi è alcuna ragione per la quale insegnare la lingua e la religione della cultura di provenienza dovrebbe aumentare l’integrazione dei bambini stranieri in un Paese che ha una lingua e una cultura totalmente differenti;
  • Diversi genitori hanno protestato sottolineando come alla associazione ‘La Pace’ verranno addirittura consegnate le chiavi della scuola e verrà concesso l’utilizzo dei computer;

considerato che:

  • Il progetto prenderà il via a partire da questa domenica e le famiglie interessate a partecipare dovranno versare una quota mensile di dieci euro;

INTERROGA

la Giunta regionale per sapere:

  1. Se ritenga opportuno che amministrazioni locali promuovano iniziative simili, totalmente contrarie a ogni spirito di integrazioni e totalmente ripiegate su sè stesse.
  2. Se non ritenga che il rischio di trasformare la scuola pubblica in una madrasa islamica vada scongiurato per il bene sia degli alunni italiani che degli alunni stranieri che sono stati accolti nel nostro Paese
  3. Se è previsto l’utilizzo di personale Ata durante le lezioni domenicali o se il tutto è affidato totalmente alla gestione di una associazione privata.
  4. Se in altre occasioni, davanti alle richieste di altre associazioni, è stato negato l’utilizzo della scuola per assenza di personale Ata disponibile o per altre motivazioni
  5. Chi sarà chiamato a rispondere di eventuali danni o incidenti che potrebbero avvenire all’interno dell’istituto scolastico
  6. Se le famiglie dei bimbi stranieri che decideranno di contribuire con una quota mensile a questo progetto, possono essere le stesse che godono di sgravi di qualche tipo per il quotidiano servizio mensa scolastico.

Andrea Galli