Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, un fanatico dell’immigrazione, si dice preoccupato per la manovra soprattutto per la qualità dei servizi che si abbasserebbe nel capoluogo lombardo. Non si capisce allora con quali soldi intenderebbe ospitare altri clandestini, dal momento che è contrario al blocco dei porti deciso da Salvini e difende il ‘lavoro’ delle Ong, schierandosi con altri incoscienti sindaci di sinistra.
“Sono terrorizzato per quello che dovremo fare sul bilancio e il vero rischio che vedo per la città di Milano è sulla qualità dei servizi”. “Non toccheremo le tasse e non toccheremo le esenzioni ma con le misure contenute nella legge di Bilancio, i milanesi dovranno aspettarsi un decadimento dei servizi anche con l’introduzione della ‘quota 100’ avremo centinaia di uscite tra i dipendenti pubblici. Meno dipendenti pubblici vuol dire quasi sempre anche meno servizi”.
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Qualche giorno fa ha affermato: “Dobbiamo avere la consapevolezza che senza immigrati la città si ferma. ”.
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