Le politiche anti-immigrazione e anti-establishment del governo italiano hanno fatto scivolare l’Italia dal 21esimo al 33esimo posto del “Democracy Index” 2018 (Indice democrazia) stilato ogni anno dall’Economist Intelligence Unit (il trombone dell’alta finanza).
Secondo quanto si legge nel delirante rapporto, l’Italia soffre di una “profonda disillusione verso le istituzioni politiche, compresi il parlamento e i partiti politici, che alimenta un crescente sostegno agli ‘uomini forti’ che bypassano le istituzioni politiche”.
Nel documento si afferma quindi che il leader della Lega, oggi vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, “ha spesso fatto ricorso a una retorica ostile agli stranieri” e ha sostenuto l’allontamento della minoranza Rom dai campi “illegali”, nonostante lo stop arrivato dalla Corte europea di giustizia. “Tutto questo alimenta il rischio di un deterioramento delle libertà civili”, prosegue il rapporto, anche se si “considera la portata con cui il governo invoca nuove minacce come scusa per ridurre le libertà civili”.(con fonte Afp)