La Germania fuori dall’Unione europea e dall’euro. E fuori anche dagli accordi di Parigi sul cambiamento climatico. Sono questi alcuni dei punti chiave del manifesto che l’AfD, Alternative fuer Deutschland, ha messo nero su bianco nel manifesto che dovrebbe venire presentato a breve in vista dell’apertura della campagna elettorale per le Europee di maggio.
Il partito tedesco di destra continua a crescere nei sondaggi in patria, attestandosi intorno al 15% dei voti. Ma da qui alle elezioni, il suo consenso potrebbe allargarsi ancora e diventare una delle principali forze di destra del prossimo Parlamento europeo.
Proprio quel Parlamento che, stando a quanto sarebbe scritto nel manifesto, i cui primi stralci sono stati pubblicati da diversi media tedeschi, l’AfD intende demolire: per il partito guidato da Alice Weidel, l’Ue non ha bisogno di un’assemblea di 705 deputati eletti. La proposta è di creare un Parlamento composto da 100 delegati scelti dai singoli Paesi membri senza passare dalle urne. In questo modo, sostiene l’AfD, si ridurrebbero i costi della macchina pubblica europea che gravano sui contribuenti tedeschi.
Quella del Parlamento europeo è solo una delle riforme dell’Ue che l’AfD chiede nel suo manifesto. Se queste riforme non saranno attuate tre il 2019 e il 2024, ossia durante la prossima legislatura, il partito si impegnerà a fare in Germania quanto fatto dall’Ukip, loro attuale alleato a Strasburgo, nel Regno Unito: portare il Paese fuori dall’Ue. E anche dall’Eurozona: senza una riforma dell’Unione, “riteniamo necessario considerare un ritiro della Germania (dall’Ue, ndr) o una dissoluzione ordinata dell’Unione europea e l’istituzione di una nuova comunità economica e di interessi europea“, si legge nel manifesto.
Manifesto in cui si propone anche di bloccare le misure varate di recente dall’Ue per arrestare i (FANTOMATICI, ndr) cambiamenti climatici.