Ministro Costa: “Mai firmato autorizzazioni per le trivelle”

“Da quando sono ministro non ho mai firmato autorizzazioni a trivellare il nostro Paese e i nostri mari e mai lo farò”. A chiarirlo ancora una volta è il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che in post su Facebook sottolinea: “In questi giorni si sta scrivendo e dicendo tanto sul tema delle trivelle. Ve ne ho già parlato il 30 dicembre” ma “poiché qualcuno fa – anche in mala fede – confusione, occorre ribadirlo”. “Non sono diventato ministro dell’Ambiente per riportare l’Italia al Medioevo economico e ambientale” ha aggiunto. “Anche se arrivasse un parere positivo della Commissione Via, non sarebbe automaticamente una autorizzazione – ha scandito Costa -. Voglio che sia chiaro”. “I permessi rilasciati in questi giorni dal Mise” riguardo alle trivelle “sono purtroppo il compimento amministrativo obbligato di un sì dato dal ministero dell’Ambiente del precedente governo – ha chiarito il ministro -, cioè di quella cosiddetta sinistra ‘amica dell’ambiente'”.

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Il caso era stato sollevato dal solito Emiliano (Pd) – – Puglia: indagini per frode su nuova sede della Regione

“È insopportabile la bieca ipocrisia di chi, dopo aver finto di lottare al nostro fianco, appena giunto al Governo del Paese anche grazie ai tanti elettori sensibili a questo argomento, ora assume le medesime condotte dei governi precedenti che si volevano contrastare con la richiesta di referendum antitrivelle”, ha detto il governatore della Puglia, Michele Emiliano, sulla vicenda trivelle.

“Tali posizioni – ha aggiunto Emiliano – esprimono una totale indifferenza per le questioni ambientali e per la tutela dei nostri mari e dei nostri territori senza alcuna reale prospettiva di sviluppo economico. Ma soprattutto un cinismo spietato e lobbista come già constatato dalla Puglia nei voltafaccia insopportabili sulle questioni Ilva e Tap”.

“La firma dei permessi di ricerca petrolifera con l’Air Gun tra Natale e Capodanno, dà il senso – conclude – di una delusione grandissima nei confronti di avversari politici con i quali il Governo pugliese aveva lealmente collaborato su queste grandi battaglie”. ansa