Il presidente della Commissione europea ha espresso dubbi sulla capacità della Romania di gestire la presidenza di turno dell’Unione europea, di cui si appresta ad assumere per la prima volta la guida dal 1 gennaio. Se il Paese est-europeo è “tecnicamente ben preparato” per dirigere l’Ue, secondo Jean-Claude Juncker “il governo di Bucarest non ha ancora del tutto compreso cosa significhi presiedere i Paesi dell’UE”.
Il capo dell’esecutivo europeo, in una intervista al quotidiano tedesco Die Welt, ha affermato che “un’azione prudente esige anche la volontà di essere in ascolto degli altri e la ferma volontà di mettere in secondo piano le proprie preoccupazioni. A tal riguardo ho qualche dubbio”. Juncker ha espresso inoltre riserve riguardo la capacità della Romania, che vive profonde tensioni politiche a livello nazionale, di mostrarsi in Europa come “unità compatta”.
La Romania assumerà il 1 gennaio la presidenza di turno dell’Ue per la prima volta dalla sua adesione nel 2007, prendendo il testimone dall’Austria. Da mesi le istituzioni europee sono nel mirino della maggioranza di centro-sinistra al potere in Romania, che denunciano in continuazione una Unione “iniqua” che negherebbe a Bucarest il “diritto di esprimere le proprie opinioni”, come ha detto il capo del partito sociale democratico (PSD) al potere, Liviu Dragnea. (fonte afp)