di Euronews – Proseguono le proteste a Beni, città nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, dopo la decisione della commissione elettorale di escluderla, insieme a Butembo, dal voto delle prossime presidenziali. La causa è la grave epidemia di ebola che sta colpendo la zona, oltre alle violenze tra milizie rivali.
Intanto, il governo ha annunciato l’espulsione dell’ambasciatore dell’Unione europea, dopo che l’Ue ha prolungato le sanzioni contro Emmanuel Ramazani Shadary, candidato presidenziale del partito di governo.
“Queste sanzioni, a differenza di quanto dice il Consiglio Europeo, violano il diritto internazionale, minano i diritti fondamentali degli interessati e sono condannate dalle autorità regionali e subregionali del continente africano“, ha dichiarato il ministro degli Esteri, Leonard She Okitundo.
Le elezioni per designare il successore di Joseph Kabila, che avrebbe dovuto lasciare la poltrona presidenziale già due anni fa, sono state posticipate più e più volte, innescando tensioni e violenze.
(askanews) – L’Alto rappresentante per la politica estera europea Federica Mogherini ha qualificato oggi come “arbitraria” e “controproducente” la decisione di Kinshasa che ha ordinagio giovedì l’espulsione entro 48 ore del rappresentante Ue in Repubblica democratica del Congo.
Il governo della RDC ha “ordinato all’ambasciatore rappresentante l’Ue di lasciare il paese. Nulla potrebbe giustificare questo atto arbitrario”, ha dichiarato Mogherini in un comunicato. “L’Ue è un partner di primo piano della RDC e della sua popolazione nel mantenere una cooperazione importante. Alla vigilia di elezioni cruciali per il paese, questa decisione è controproducente e nuoce agli interessi della popolazione”. (Fonte Afp)