ORISTANO, 29 DIC – La tragica vicenda della morte di Manuel Careddu, il giovane di Macomer barbaramente ucciso qualche mese fa e per il cui omicidio sono indagati cinque suoi coetanei per questioni legati ad un debito per l’acquisto di droga, ha fatto emergere un problema, quello del consumo e dell’abuso di sostanze stupefacenti tra i ragazzi, che forse prima era quantomeno sottovalutato. Ne è convinto il comandante provinciale dei Carabinieri di Oristano Domenico Cristaldi, che presentando il bilancio dell’attività svolta nel 2018 dall’Arma in provincia di Oristano, ha indicato il contrasto alla coltivazione, allo spaccio e al consumo di stupefacenti, in particolare marijuana, come direttrice di primo piano dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità che sarà messa in atto nel 2019.
A giustificare l’allarme droga, oltre ai retroscena dell’omicidio di Manuel Careddu, secondo il tenente colonnello Cristaldi, c’è anche il boom della produzione di canapa indiana registrato la scorsa estate. Con il sequestro di diverse piantagioni per un totale di oltre quattro mila piante e più di cento chili di stupefacente pronto per il consumo. Numeri mai visti negli anni scorsi che, secondo il comandante provinciale dell’arma, devono destare grande preoccupazione per le conseguenze che può avere su una grande fascia di giovani
“Quello della droga è un problema serio di cui il territorio deve prendere coscienza” ha detto il comandante Cristaldi spiegando che purtroppo se si produce tanto stupefacente significa che c’è un mercato florido da rifornire e che questo mercato in provincia di Oristano è fatto sopratutto di ragazzi sempre più giovani. Per questo motivo, oltre alle attività di prevenzione e di repressione, tutti gli uomini dell’Arma saranno impiegati anche in quelle di informazione per le quali sono già stati calendarizzati nel territorio decine di incontri con gli studenti delle scuole superiori.(ANSA).