Propose di vendere un neonato per 28mila euro ma fu anche vittima di sfruttamento della prostituzione. Per questo la 27enne Mariana Raluca Iovanut è stata rimessa in libertà. La donna era stata arrestata insieme ad altri cinque nomadi nel corso di un blitz nella baraccopoli di via San Severo a Foggia. Per tutti gli altri – compresi due minori – è stato confermato il carcere. Così ha deciso il gip di Bari pronunciandosi sulla richiesta bis di arresto avanzata dalla DDA dopo la dichiarazione di incompetenza a procedere formulata dal giudice del Tribunale di Foggia.
La Iovanut propose al compagno – uno degli aguzzini – di vendere il nascituro di una delle tre ragazze costrette a prostituirsi per 28mila euro. Disse anche di conoscere un potenziale acquirente pronto a comprare il bambino. Ma la giovane vittima, una 17enne, perse il figlioletto durante la gravidanza, probabilmente a causa dei maltrattamenti subiti dal fidanzato.