di Euronews
Oltrepassare il confine e il prima possibile. La Turchia ha annunciato che presto entrerà nel Nord della Siria, nel Kurdistan siriano. Da giorni le truppe di Ankara sono in viaggio verso il confine in quella che, di fatto, è un’accelerata nell’operazione militare contro le milizie curdo-siriane che hanno combattuto l’Isis a fianco degli Stati Uniti. Tutto mentre Washington ha formalmente iniziato le operazioni di ritiro delle truppe dalla Siria considerando finita la lotta allo stato islamico e lasciando, di fatto, mano libera ad Erdogan nel Kurdistan siriano.
Nelle ultime ore un portavoce della Casa bianca ha comunicato che il presidente Donal Trump ha intenzione di accettare l’invito del presidente turco a visitare Ankara il prossimo anno.
La tensione nel Kurdistan siriano è altissima: non solo Ankara invia le truppe verso il confine ma dall’altro lato della frontiera si mobilitano i ribelli siriani supportati dai turchi, mentre le milizie curdo-siriane, in allarme, hanno inviato una delegazione a Mosca per cercare supporto.
Erdogan proprio in queste ore, intanto, ha invitato Putin a un incontro, ma il Cremlino attende prima di accettare.