Libia: esplosione presso il Ministero degli Esteri a Tripoli

Secondo quanto riferito dall’emittente televisiva 218TV,  c’è stata un’esplosione vicino al ministero degli Esteri libico a Tripoli. Almeno due persone sono rimaste ferite nell’attacco e due aggressori sono stati neutralizzati. Secondo Sky News Arabia, uno degli attentatori si è suicidato e l’altro è morto durante una sparatoria. Finora, nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità.

L’emittente televisiva ufficiale del governo libico ha parlato di attacco terroristico. Secondo il quotidiano Asharq Al-Awsat, nella zona si sono anche sentiti degli spari.

La Libia è in uno stato di perenne agitazione dopo il rovesciamento e l’uccisione di Muammar Gheddafi nel 2011. Lo stato è diviso tra due governi, con la parte orientale controllata dall’esercito nazionale libico, e la parte occidentale governata dal governo sostenuto dall’ONU di National Accord (GNA), guidato dal primo ministro Fayez Sarraj.

L’esistenza di due governi e il collasso del sistema di sicurezza hanno portato ad un aumento dell’attività dei gruppi ribelli armati e delle organizzazioni terroristiche, a causa della mancanza di un potere centralizzato e di un esercito unificato.

Il 23 dicembre, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Tripoli ha incontrato il presidente Al Serraj e il presidente dell’Alto Consiglio di Stato, Khaled Al Meshri.

Nel corso del colloquio con Al Serraj, a quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi, il premier ha auspicato che il 2019 possa essere “l’anno della svolta” per la Libia. “Non vogliamo decidere le sorti del popolo libico, ma come Paese abbiamo a cuore le sue sorti ed è questa la ragione per cui ci siamo incontrati a novembre a Palermo e per cui oggi sono qui: c’è una premura dell’Italia di offrire un contributo affinché possiate trovare un percorso di pace e di stabilità”.