Avrebbe detto davanti ai Carabinieri di essere un terrorista e che avrebbe fatto una strage in una chiesa il giorno di Natale.E così un 37enne di nazionalità marocchina, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine (ha precedenti per droga), è stato arrestato venerdì sera per danneggiamento aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e minacce. L’episodio si è consumato ad Alfonsine venerdì sera, in Piazza Gramsci. L’uomo è stato controllato e trovato con un coltello che aveva con se, con una lama da 20 centimetri.
A quel punto è stato portato in caserma e denunciato a piede libero per il possesso dell’arma bianca. Ma l’intenzione dell’extracomunitario era quella di esser arrestato ed espulso. Appena uscito dalla caserma, ha comunciato a scagliare pietre contro una delle gazzelle dell’Arma. Sul posto è giunta anche una pattuglia della Polizia Municipale. E a quel punto l’uomo ha lanciato pietre anche contro gli agenti in servizio, che sono riusciti a schivare il colpo. Poco dopo il 37enne è stato bloccato ed arrestato
Sabato mattina è comparso davanti al giudice per il processo per direttissima. E anche in aula avrebbe inneggiato al terrorismo. Il giudice Federica Lipovscek ha accolto le richieste dell’avvocato Andrea Visani: l’indagato ha patteggiato due anni di reclusione, convertita n espulsione con divieto di ritorno in Italia per almeno otto anni. In attesa del rimpatrio dovrà rimanere in carcere. La notizia è riportata sulla stampa locale.